Opporsi alla velocità delle nostre esistenze e, di riflesso,
alla velocità in musica, è il punto di partenza di "Stasi", il nuovo lavoro
di Populous, per La Tempesta Dischi. L'album è ispirato dalla lentezza, dai
ritmi dilatati e dall'ipnosi che la reiterazione sonora può indurre. Scritto e
prodotto in un Salento immobile e silenzioso, in un'atmosfera sospesa e
meditativa che ha dirottato in maniera evidente il percorso del producer
pugliese, questo luogo lo ha ricondotto verso atmosfere ambient e instrumental
hip-hop, simili a quelle d'inizio carriera (quelle di "Quipo" e
"Queue for love", usciti per la berlinese Morr Music a metà degli
anni 2000). "Stasi", in un moto circolare, rappresenta dunque un
rallentamento, una riflessione e una ripresa. Mixato e masterizzato in
analogico nel bucolico contesto del Sudestudio, usando bobine Studer e un
vecchio banco Amek, gli otto brani del disco fluttuano lentamente fra i nomi di
leggende che non hanno mai smesso di ispirare Populous: Midori Takada, Boards
Of Canada, J Dilla e William Basinski. Se immaginassimo di planare su un mar
Mediterraneo calmo e misterioso, "Stasi" vorrebbe esserne la colonna
sonora.
In collaborazione con Babel Festival ed Asti Pride
TAG #musica#djset#musicadalvivo#live
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